Un diamante e’ per sempre si recita spesso citando la pietra preziosa che più di tutte fa innamorare le donne di tutto il mondo, ma le pietre preziose aumentano il valore dei gioielli?
Naturalmente la presenza di una pietra preziosa aumenta il valore del bijoux e la sua montatura o incastonatura, che dir si voglia, lo accentua ulteriormente.
Le tipologie di montatura sono diverse anche se le regine incontrastate, e più ricorrenti, sono quelle a castone e quelle a griffe.
Paradossalmente il valore maggiore viene raggiunto da quei prodotti orafi che hanno come elemento centrale un’unica, ma imponente, pietra preziosa che solitamente si tratta di un diamante.
Il diamante è caratterizzato tendenzialmente per la purezza e per il taglio, più il taglio sarà vicino alla perfezione più il bijoux aumenterà il proprio valore commerciale.
E’ qui che entra effettivamente in campo la montatura, naturale insediamento della pietra preziosa all’interno del prodotto orafo, tanti sono i parametri che fanno cadere la scelta su un’unica stonatura o sull’altra sia in fase di produzione che in fase di acquisto del gioiello.
Se volessimo stilare una classifica potremmo consegnare la medaglia d’oro all’incastonatura a griffe e quella d’argento a quella a castone; infatti per rendere un gioiello più ammaliante le case orafe hanno optato per la montatura che più di tutte permette alla pietra preziosa di splendere maggiormente.
La montatura a griffe prevede dalle quattro alle sei punte di metallo prezioso che incastonano il diamante, è molto usata per esempio per gli anelli solitario.
La principale differenza con il castone, caratterizzato dalla fascia che avvolge la pietra, sta nel fatto che le punte permettono al diamante o alla pietra preziosa di risaltare in tutta la sua bellezza.
Questa tipologia di incastonatura viene solitamente riservata a quei prodotti che vedono la presenza di un solo, di norma, grande diamante come elemento centrale, il quale così viene valorizzato dal punto di vista del colore e della luminosità oltre a permettergli di rimanere ben saldo al centro del gioiello; una montatura ben fatta e ben proporzionale permette al prodotto finale di avere più valore.
La montatura a griffe non avvolgendo totalmente o parzialmente, come fa il castone, aiuta la pietra a ricevere un quantitativo di luce maggiore cosa che ne aumenta esponenzialmente la brillantezza essendo una montatura poco invasiva.
Meno griffe ci sono e più questo meccanismo funzionerà, naturalmente la scelta dipende molto dalla grandezza e dai carati del diamante che il produttore ha deciso di inserire nel prodotto finale in fase di lavorazione iniziale.
Ultimo, ma non meno importante, e’ il lavoro artigianale che sta dietro alla realizzazione della montatura, la destrezza e la precisione dei maestri orafi aumenta notevolmente il valore di un gioiello.
L’alta bigiotteria e’ realizzata in modo molto meticoloso affidandosi in primis alla centenaria tradizione orafa nella creazione dei bijoux e poi anche sulla tecnologia più sofisticata che, per esempio, tramite l’utilizzo di potenti lenti bioculari d’ingrandimento permettono ai mastri orafi di lavorare le incastonature nel modo più dettagliato possibile.
L’anello solitario più costoso al mondo, valore 68 milioni di euro, non presenta invece montatura classica essendo stato realizzato interamente con il diamante stesso presente nell’incastonatura.
In conclusione si può dire che la scelta della pietra preziosa e’ molto importante ma quella della sua montatura a questo punto diventa fondamentale affinché un bijoux si possa distinguere notevolmente da un altro.
L’arte orafa e’ sempre in evoluzione ed è possibile che un giorno altri tipi di montatura possano prendere piede in questo campo e rubare la leadership alla griffe o al castone.