Storia dell’argento

Storia dell’argento

L’argento è stato scoperto più di 5000 anni fa, e ancora oggi viene utilizzato in numerose manifatture, dagli oggetti per la casa ai gioielli, il metallo nobile unito ad altri metalli forma varie leghe, queste vengono utilizzate in diversi settori.

Nel III millennio i manufatti realizzati con il metallo nobile, erano destinati alle classi più abbienti.

L’argento iniziò a diventare merce di scambio già dal II millennio, in quel periodo i commercianti utilizzavano dei “lingottini” d’argento come pesi-campione dal valore prestabilito, come merce di scambio, quello fu solo l’inizio del percorso che nel ‘600 a.C. in Asia Minore, vide la trasformazione dell’argento in moneta, e la rapida espansione verso Roma dove nel 270 a.C. venne coniata la moneta dell’ impero, chiamata  denario, si trattava della moneta d’argento più diffusa in quell’epoca, anche tra i ceti meno abbienti.

Da quel momento in poi l’abbondanza di denario in circolazione diede inizio a una svalutazione dell’argento che trovò la sua rivalsa in molti altri settori.

L’argento si riscattò grazie all’artigianato, gli artisti utilizzavano il metallo prezioso per arricchire i loro capolavori, rivestendoli con argento, materiale molto duttile che permette una facile lavorazione e rendeva luminose non solo le sculture funerarie ma anche vasi e quadri e per i ceti nobili venivano creati oggetti per impreziosire non solo l’arredamento ma veniva modellato anche per creare utensili in modo da impreziosire le tavole, con forchette e candelabri forgiati da mani esperte e precise.

Anche oggi l’argento è utilizzato in vari settori, grazie all’ottima conducibilità elettrica e termica viene adoperato per la costruzione di materiali elettrici, e la sua lucentezza viene utilizzata per produrre specchi, questi sono solo alcuni piccoli esempi di quello che si può fare con il metallo nobile.

L’oreficeria è sicuramente la forma di utilizzo più conosciuta dell’argento, in effetti la facilità di lavorazione permette di creare oggetti preziosi molto belli, delicati o più eccentrici, per soddisfare le differenti tipologie di clienti.

Lavorazione dell’argento:
Essendo un materiale molto morbido, per poter essere trattato bisogna legarlo ad altri metalli, la lega più frequente è quella con il rame, per procedere con questa operazione i due metalli vengono messi all’interno di un crogiolo e messo all’interno di un forno per permettere la fusione dei due metalli.

La lega fusa viene messa in un contenitore a raffreddare, a questo punto si ottiene un lingotto, questo viene trasformato in una lastra, tramite pressione di rulli, le lastre possono avere uno spessore variabile in base all’oggetto che bisogna realizzare.

Alcune tecniche di lavorazione dell’argento sono:

Tornitura: le lastre vengono lavorate al tornio, il tornitore sceglie la base sulla quale modellare l’argento, in base alla forma finale che l’oggetto deve assumere, tonda oppure ovale per la produzione di piatti, vasi, centri tavola, ecc..

Martellatura: anche questa tecnica, come la precedente viene usata per produrre vassoi, vasi ecc. la realizzazione è manuale e consiste nel decorare la superficie di un oggetto utilizzando dei martelli specifici.

Cesellatura: spesso è utilizzata per rifinire la tecnica a sbalzo, in quanto serve a definire meglio i contorni, si utilizzano dei piccoli scalpelli in acciaio chiamati appunto ceselli, questi ultimi si adoperano sulla parte anteriore della lastra da modellare, questa è una tecnica di precisione che permette di delineare degli spigoli e delle linee nette.

 

Prima di procedere con questa lavorazione è necessario proteggere l’oggetto applicando sul rovescio un impasto di pece, gesso o altri materiali che lo rendono elastico e più resistente.

Incisione: è una delle tecniche più antiche utilizzata per decorare l’argento, tramite attrezzi delle punte metalliche vengono incise delle righe a poca distanza l’una dall’altra, per creare degli effetti geometrici, le linee possono essere parallele o concentriche (lavorazione ghilioscè) e le direzioni possono cambiare in base all’effetto che si vuole ottenere.

Traforo: si disegna il motivo decorativo sull’argento e si procede tagliando al cune parti con degli appositi seghetti o delle lame appuntite, creando delle parti vuote, da qui il nome traforo.

Smaltatura: è una tecnica che necessita di più fasi, consiste nell’applicare una polvere di cristalli colorati sull’oggetto e poi questo andrà infornato ad alte temperature, la polvere va messa a strati e ogni strato va infornato per permetterne il fissaggio sul metallo.
La polvere, una volta cristallizzata dopo la levigatura assumerà la colorazione e la lucentezza desiderate.

Sbalzo: si tratta di una tecnica decorativa in rilievo – basso o altorilevo –  la lavorazione viene fatta in negativo, cioè al rovescio, la parte anteriore della lastra da modellare viene poggiata su una superficie morbida (es.un panno) e si procede sul rovescio, battendo l’argento con un martelletto, creando delle figure che risulteranno a rilievo nella parte anteriore.

Argentatura: l’oggetto da ricoprire viene immerso in un bagno galvanico, composto da una soluzione acquosa salina, viene immerso anche una barra d’argento, ai due oggetti vengono attaccati degli elettrodi con differenti voltaggi di corrente, questo fa si che delle particelle d’argento si stacchino dalla barra e si depositino sull’oggetto principale ricoprendolo con uno strato d’argento puro che gli darà maggior lucentezza.
Questa tecnica può essere utilizzata per rinvigorire la brillantezza di un oggetto d’argento o per ricoprire altri metalli es. rame con l’argento.

Lucidatura: è il processo finale con il quale, utilizzando delle spazzole rotanti morbide, l’argento assume un aspetto brillante tipico scintillio lunare al quale viene associato il metallo nobile.