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Vacanze accessibili in Sardegna? Ecco come fare

Trascorre le vacanze in Sardegna è considerato da molti un obiettivo inaccessibile per le proprie tasche.

Tuttavia se si decide di optare alloggiando presso i tanti B&B, dislocati in tutta l’Isola, si può realizzare una splendida vacanza a costi ragionevoli.

L’immagine della Sardegna richiama immediatamente fantastiche spiagge ma, oltre al mare quasi tropicale, essa possiede paesaggi variegati ed un vasto patrimonio culturale, perfetto per coloro che sono in cerca di percorsi insoliti fuori dalle mete più battute del turismo.

Il numero dei visitatori che scelgono una vacanza alternativa è costantemente in crescita.

Molti di essi sbarcano sull’Isola spinti da un interesse di tipo antropologico o da una particolare curiosità verso i prodotti enogastronomici, ancora genuini.

Non capita di raro infatti che, durante un’escursione naturalistica, ci si imbatta in qualche sagra, dove le specialità tipiche del posto sono le vere protagoniste.

Gli itinerari enogastronomici comprendono almeno una visita alle rinomate cantine locali, dove l’assaggio del buon vino accompagnato dal tipico formaggio sardo è obbligatorio.

La Sardegna da sempre è stata un crocevia di popoli, commercianti e navigatori, la cui presenza è testimoniata dai resti archeologici fenicio – punici e di altre civiltà, sino all’epoca romana.

Ma soprattutto essa esercita quel fascino misterioso di una terra antichissima e vanta oltre settemila complessi nuragici che costituiscono il maggior bene identitario dell’Isola.

Il patrimonio archeologico nuragico è una componente esclusiva della Sardegna, per questa ragione le escursioni guidate presso questi siti, di epoca remota, sono fortemente promosse dagli operatori locali e costituiscono uno degli aspetti più importanti della cultura storica regionale.

In particolare la provincia diOristano, una delle zone meno conosciute da un punto di vista turistico, offre scorci mozzafiato su spiagge ancora selvagge come quello di Tharros, un insediamento fenicio costruito su mura risalenti all’età del bronzo, lungo il promontorio di Capo San Marco nel Sinis.

Nella parte interna della provincia, nelle campagne di Abbasanta, non si può non visitare il nuraghe Losa, considerato uno dei più importanti e meglio conservati monumenti nuragici di tutta l’Isola, e la necropoli di Prunittu che comprende complessivamente 27 domus de janas, particolari strutture sepolcrali preistoriche scavate nella roccia.

Il nome significa letteralmente “case delle fate” che, vacanza in sardegna nel dialetto delle zone interne, tutt’ora in uso, indica un uomo o donna dal fisico minuto.

Per non parlare dei due veri fiori all’occhiello del turismo archeologico sardo, i Giganti di Mont’e Prama, statue antropomorfe rinvenute nel 1974 a Cabras, e la tomba megalitica di Pranu Siara, a Suelli, nel Medio Campidano, riportata alla luce trent’anni fa.

L’area di Paulilatino ospita una meta obbligata per i turisti, quella al santuario di Santa Cristina, famoso soprattutto per un pozzo sacro di epoca nuragica.

L’ottimo stato di conservazione gli conferisce una particolare importanza dal punto di vista archeologico e, ancora oggi, l’acqua scaturisce nel pozzo grazie ad una falda perenne.

Il luogo è anche un’importante meta di turismo religioso. 

Una caratteristica fauna locale composta da mufloni, cervi, cavallini selvatici, rapaci e la tipica flora endemica, costituiscono un vero paradiso per gli amanti del turismo naturalistico.

L’Isola, essendo molto antica, offre molti spunti di interesse dal punto di vista geologico, in particolare per quanto riguarda le escursioni in grotta.

Proprio in quest’ambito naturale la provincia di Oristano ha avviato un nuovo servizio, completamente gratuito, il trekking con visita guidata alle torri spagnole nella zona di Su Pallosu, l’unico posto al mondo dove i gatti scendono in spiaggia e stazionano a pelo d’acqua.

La straordinaria colonia felina è in fase di inserimento nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Le sagre della provincia di Oristano sono tra le più caratteristiche e conosciute dell’intera Isola.

Come “Is corridoris”, la storica corsa di un gruppo di uomini scalzi, vestiti col tradizionale saio bianco, che trasportano in spalla, dalla chiesa di S.M. Assunta di Cabras, la statua di San Salvatore per più di 7 km, fino al villaggio omonimo nel Sinis, dove in serata si festeggia con vernaccia di produzione locale oltre ad anguille e muggini arrosto, allevati in laguna.

I turisti che cercano una vera vacanza alternativa potranno scegliere, come luogo strategico per alloggiare, il comune di Magomadas, che vanta un lunga storia enologica e gastronomica.

Esso dispone di ottimi B&B, con un buon rapporto qualità prezzo, dislocati in tutta l’area attorno al paese, molti dei quali situati tra ulivi e vitigni di malvasia.

Il comune sorge su un costone a circa 260 metri sul livello del mare, dal quale è possibile godere di uno dei panorami più belli di tutta la Sardegna Nord Occidentale, con vista sul mare di Porto Alabe fino al castello dei Malaspina a Bosa.

Da Magomadas sarà facile raggiungere tante località con caratteristiche diverse, per soddisfare le esigenze e gli interessi di qualunque tipo di turista.

In particolare nel periodo estivo, si tengono le più importanti sagre e feste paesane, proprio nei borghi intorno a Magomadas, in ognuna delle quali i visitatori potranno divertirsi e degustare i prodotti locali.